Scorci sul futuro del formato ePub
Quale sarà il futuro del formato ePub?Ci sarà un momento in cui il formato ePub prenderà il posto del PDF per la diffusione di contenuti digitali? Secondo me sì, e si vedono già i primi cambiamenti.
Quale sarà il futuro del formato ePub?Ci sarà un momento in cui il formato ePub prenderà il posto del PDF per la diffusione di contenuti digitali? Secondo me sì, e si vedono già i primi cambiamenti.
Quale formato scegliere per creare il tuo eBook dipenderà da una serie di fattori. Alcuni già citati, eccoli riassunti in una breve tabella.
La realizzazione di contenuti elettronici implica innanzitutto una scelta sul formato da utilizzare, che deve tener conto non solo del software per la creazione di tali contenuti, ma anche dei relativi dispositivi di lettura o delle applicazioni di cui si servirà il fruitore. La scelta di un editor per eBook, inoltre, implica inevitabilmente il dover considerare anche le piattaforme di distribuzione e di vendita spesso e purtroppo legate a questi.
Nell’ottobre del 2011 IDPF aggiornò le specifiche che definiscono il formato ePub passando alla versione ePub3. L’aggiornamento si basò sulle tecnologie XHTML5, grazie al quale è ora possibile inserire tag semantici (utilizzati ad esempio per le note a piè pagina), CSS3, che fornisce strumenti avanzati per la modifica dello stile dei contenuti e Javascript, che permette funzionalità interattive avanzate come ad esempio la possibilità di inserire formule matematiche o grafici che prima venivano caricate sotto forma di immagini.
Delineati negli articoli precedenti alcuni degli aspetti fondamentali sulla storia dell’idea del libro elettronico, sui dispositivi di lettura e sul loro sviluppo, collegatone poi le caratteristiche alle situazioni di lettura, affronterò ora un altro importante aspetto della testualità elettronica: la ‘resa’ del testo.